“Si comincia dalla scuola…si prosegue con la sanità!”
Convegno al Liceo “G. de Chirico” sull’autonomia differenziata
Negli ultimi mesi – tra crisi di governo, improbabili minuetti politici, emergenze occupazionali e disastri ambientali – sembra essersi attenuata l’urgenza del tema dell’autonomia differenziata. Eppure la strada intrapresa si fa sempre meno oscura.
Dalle bozze
di intesa sottoscritte dal Presidente del Consiglio Conte e dai governatori
delle tre regioni interessate: Fontana, Zaia e Bonaccini, datate 16 maggio, siamo
passati al dossier “L’autonomia del Veneto in attuazione dell’articolo 116, terzo
comma, della Costituzione” consegnato dal presidente della Regione Veneto al
Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie lo scorso 23 settembre 2019. Così,
relativamente all’istruzione, si registra la presentazione, da parte del Ministro Boccia,
della legge-quadro, col consueto richiamo all’obbligo di definizione dei LEP (Livelli
Essenziali di Prestazione) e, di contro, l’annuncio del segretario della Lega
dell’opportunità dell’abolizione della “scuola media”(tecnicamente “scuola
secondaria di primo grado”). Tutto nella logica sempre più capziosa e perversa della
diade contrapposta analisi/annuncio, articolazione progettuale/programma
tweetato.
Eppure la posta in gioco è decisamente alta: il futuro della nazione, il suo stesso
status di “Repubblica, una e indivisibile”, come recita l’art. 5 della Costituzione.
Da qui l’opportunità di un nuovo incontro con Marco Esposito, autore del libro “Zero
al Sud” che nel “sottotitolo” – La storia incredibile (e vera) dell’attuazione perversa
del federalismo fiscale – annuncia il proprio progetto di indagine e informazione.
La cronaca, nella sua dolorosa evidenza, sembra porre, con beffarda drammaticità,
un interrogativo: “Le paratie del MO.S.E. preserveranno Venezia dall’acqua alta o
dalla supposta rapace sussidiarietà a favore del resto della penisola o, almeno di
“buona” parte di essa?”
Ma anche il colore – il giallo – ha un suo significato, intimo ed evocativo. E’ il simbolo
della vitalità e del cambiamento, come del primato al Tour. Ma è anche, nella
tradizione pittorica, il colore del mantello di Giuda. Come delle paratie, quando si
ergeranno, se mai si ergeranno, alle bocche di porto della laguna.